Rotondi (DC) firma con CALDORO (Npsi) patto federativo, rinnovato sostegno a governo Meloni.
Il 29 ottobre, a margine dell’evento che la Democrazia Cristiana ha organizzato a Saint Vincent, il segretario del partito Gianfranco Rotondi, il presidente Giampiero Catone insieme al presidente del Nuovo Psi Stefano CALDORO e al Segretario Nazionale Lucio Barani hanno firmato un patto federativo tra le due formazioni.
“La comune esperienza, la condivisione di percorsi all’interno di culture politiche che hanno rappresentato la storia del nostro Paese, quella cattolica popolare e quella socialista riformista, impegnano la Democrazia Cristiana con Rotondi e il nuovo Psi, Riformisti e Liberali ad un accordo federativo”, si legge nel documento sottoscritto dai quattro. “I due movimenti politici si muoveranno in coerenza con la scelta di campo fatta nel 1994, quella di sostenere la coalizione del Polo delle Liberta’ e del Buon Governo e di schierarsi nel centrodestra al fianco del presidente Silvio Berlusconi. Realta’ – prosegue il testo – mai venuta meno nelle passate competizioni elettorali e negli anni di governo, ne’ in quelli di opposizione.
Le due organizzazioni oggi rinnovano un patto federativo per rafforzare e ampliare offerta politica del centrodestra italiano e per garantire pieno sostegno al presidente Giorgia Meloni e all’azione di governo”. CALDORO ha detto ad “Agenzia Nova” l’esperienza che tanto lui quanto Rotondi hanno fatto come ministri dei governi di Berlusconi e, ha spiegato: “Abbiamo sempre sostenuto Berlusconi ma non entrando in Forza Italia, quanto piuttosto cercando di rafforzare la posizione del premier e, quindi, del governo.
Oggi abbiamo la stessa posizione e un uguale obiettivo: rafforzare la leadership di Giorgia Meloni”. CALDORO ha ricordato come gia’ nel 1980 Bettino Craxi lancio’ il “socialismo tricolore”, ponendo l’interesse nazionale al centro della sua politica. “Al congresso del 1981 Craxi concluse il suo discorso esclamando ‘viva l’Italia’ mentre dagli altoparlanti si levavano le note dell’omonima canzone di Francesco De Gregori”, ha concluso CALDORO.