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In veste di Segretario Nazionale del NPSI che da anni segue con attenzione le problematiche legate al territorio della Toscana, accogliendo ancora una volta le denunce sollevate dai compagni locali del Nostro Partito, mi sento in dovere di farmi carico di lamentare in questa mia nota scritta il vergognoso stato di abbandono e di degrado in cui è stata lasciata oramai da tempo immemore la storica casa di Guglielmo Marconi a Coltano, in provincia di Pisa. Questa dimora, che fu la testimone di un evento fondamentale nella storia della tecnologia e delle comunicazioni mondiali, la nascita delle prime trasmissioni radio effettuate da Marconi; ed oggi è lasciata all’incuria del tempo e soprattutto da parte della colpevole negligenza di quelle istituzioni che avrebbero dovuto preservare questo patrimonio storico. Questa negligenza non può più essere tollerata.
Una prima, piccola, svolta arriva nel 2017, proprio ai tempi della segnalazione in Lista Rossa: un primo accordo tra il demanio (proprietario del bene) e il Comune di Pisa con la concessione provvisoria e 100 mila euro per mettere l’edificio in sicurezza e procedere alla progettazione del restauro, preludio alla concessione definitiva per lo sfruttamento culturale e turistico del bene. Mancavano però i finanziamenti, i progetti di recupero e piani di valorizzazione. I tedeschi in ritirata alla fine della guerra minarono e fecero saltare le enormi antenne alte 250 metri e un’altra palazzina di macchinari. La palazzina Marconi se la cavò con pochi danni. Da lì, però, un lento e inesorabile degrado: una scuola, un cinema, delle residenze, poi dagli anni Settanta il nulla. Del recupero della centrale Marconi si parlerà per decenni in una storia infinita di promesse e impegni disattesi. Gli sforzi si erano intanto moltiplicati nel 2009, per il centenario del Nobel ma, ancora una volta, non se ne fece niente.
Una prima, piccola, svolta arriva nel 2017, proprio ai tempi della segnalazione in Lista Rossa: un primo accordo tra il demanio (proprietario del bene) e il Comune di Pisa con la concessione provvisoria e 100 mila euro per mettere l’edificio in sicurezza e procedere alla progettazione del restauro, preludio alla concessione definitiva per lo sfruttamento culturale e turistico del bene. Mancavano però i finanziamenti, i progetti di recupero e piani di valorizzazione.
È in questo momento che la Marconi Labs Coltano – racconta Fabio Cosci, Presidente della medesima – organizza un incontro tra il Comune di Pisa e una multinazionale nel settore Telecomunicazioni interessata a contribuire con un importo di 1.300.000 euro (su un totale di circa 2.500.000 necessari) al recupero del Bene. La difficoltà da parte degli Enti pubblici di reperire a bilancio in tempi congrui la cifra rimanente fa, purtroppo, fallire il progetto.
La nostra regione, la Toscana, e l’intero Paese devono riconoscere il valore inestimabile di questo patrimonio storico e culturale. Non possiamo permettere che un bene così prezioso venga dimenticato o, peggio ancora, distrutto dal tempo e dall’incuria. I compagni del NPSI Toscana con il Sottoscritto in testa si impegnano a portare avanti una battaglia affinché le istituzioni locali, regionali e nazionali intervengano con urgenza per il restauro e la riqualificazione di questa casa, restituendole il rispetto e la dignità che merita.
Basta con gli annunci fatti sui quotidiani, abbiamo letto lo scorso anno (25 aprile 2024) della Giunta Comunale in carica che aveva approntato un piano di recupero, la somma di un milione era stata messa a bilancio per il recupero del bene e si era ottenuta la cessione del bene da parte del Demanio Statale, cosa che, in forma onerosa, si sarebbe dovuta concludere già in tempi brevissimi, va bene, ottima iniziativa verrebbe da dire, se non fosse che ancora stiamo a parlare di coinvolgere gli Enti nella redazione di un piano di valorizzazione della “Stazione Radiotelegrafica” e che si sono ipotizzate nuove destinazioni d’uso, come spazio espositivo e un centro di ricerca sulle telecomunicazioni, ma tali proposte sono però non ufficiali..
Salvaguardiamo con i fatti la memoria di Guglielmo Marconi, difendiamo il nostro patrimonio storico e culturale dall’incuria del tempo e anche dell’uomo, e poniamo fine a questo scempio che danneggia l’immagine della nostra regione e del nostro Paese. Coltano deve diventare un simbolo di rispetto per la nostra storia e per le menti che hanno contribuito a renderla grande.
Quello della valorizzazione e della salvaguardia dei beni storici presenti su tutto il territorio della Toscana e d’Italia sono i punti prioritari della nostra azione politica di governo che ci proponiamo di assumerci presentandoci con il nostro Simbolo e il Nostro candidato Presidente a vigilare affinché venga fatto tutto il possibile per preservare non soltanto la casa di Guglielmo Marconi ma ogni bene artistico, storico, culturale e per far sì che le nuove generazioni possano conoscere e onorare i luoghi simbolo della storia del Territorio e della Nazione in cui vivono.