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La Comunità Socialista dei Liberali e Riformisti nPSI Nazionale fa suo l’articolo 11 della Costituzione italiana che sancisce l’impegno dell’Italia a ripudiare la guerra come strumento di offesa e di risoluzione delle controversie internazionali, e a promuovere un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni.
In perfetta coerenza con la storia del PSI che ha sempre condannato ogni guerra, non intendiamo partecipare ad alcuna manifestazione del 15 marzo volta a voler fomentare la follia della corsa agli armamenti e il più volte paventato ricorso all’ atomica come ventilato pubblicamente dal presidente della Repubblica francese Emanuel Macron che ha dismesso le vesti di paciere per indossare mimetica e elmetto per vestire i panni di Nouvelle Napoleon.
I Socialisti del NPSI condanniamo le politiche di armamento europeo e alla signora Von der Layen vogliamo ricordare con tono polemico che negli ultimi tredici anni i governi europei sono stati sempre richiamati al rispetto dei parametri del rigore economico e del risparmio su politiche sociali, su pensioni, stipendi, sanità e scuola. Su questi settori bisognava tagliare sempre per risparmiare, adesso con la ventilata guerra alla Russia (la quale, va ricordato, non è nostra nemica) si possono spendere miliardi in armamenti.
Proprio per questa ipocrisia e deriva militarista della UE non intendiamo scendere in piazza con i finti europeisti e pacifisti che adesso vogliono fare credere che “la guerra è l’ unica via percorribile per la pace”. Stiamo veramente scherzando? A questo proposito non possiamo non ricordare le parole profetiche di Bettino Craxi quando della UE diceva “sarà un inferno nella peggiore delle ipotesi”. Non è più un ipotesi purtroppo.
Sventoliamo la bandiera della pace, dell’Italia e del Socialismo con chi condanna la guerra.