Leggiamo l’articolo sul TIRRENO di mercoledì 31 gennaio 2023 dal titolo “MARMO cala l’estrazione ma aumentano gli incassi”
Il sig. Mercanti Marco assessore alle Finanze e la dr.ssa Rossetti Alice assessora alle Attività estrattive, due degli amministratori attuali del comune di Massa, con i curricula giusti che si trovano al posto giusto, grandi intenditori di cave e conoscitori della Legge Regionale n. 35 del 2015 e in particolare, dell’art. 36 della suddetta legge, ci raccontano che gli introiti dovuti al Comune di Massa , derivanti dalla lavorazione delle cave situate nel territorio comunale, per l’anno solare 2023, ammontano a poco più di 1,5 milioni di euro a fronte di un calo della produzione di 43.375 tonnellate, cioè circa il 30,00% in meno rispetto all’anno solare 2022 che è stata di 62.000 tonnellate. Gli assessori, in coppia sulla scena, come se fosse loro, il merito di aver incamerato un introito complessivo di circa 1,5 milioni/€ derivante dal contributo di escavazione e dal canone concessorio (art. 36 della LRT n. 35 del 2015) dovrebbero spiegarci perché, nel 2022 quando la produzione annuale si aggirava intorno a 62.000 tonnellate cioè 30,00% in più rispetto al 2023, il comune di Massa ha introitato meno, molto meno. Anzi quanto? Perché i due assessori non se lo fanno spiegare dal dott. Tonarelli nominato dal sindaco dirigente alle attività estrattive?
I nostri eroi invece ci spiegano che la diminuzione della produzione è avvenuta per:
• un calo fisiologico dovuto alla vicenda PABE?
• Variabilità del contesto economico nazionale e internazionale?
E che gli introiti aumentati nonostante la produzione diminuita sono dovuti al fatto che:
• dal 1 gennaio 2023 sono entrati in vigore i nuovi valori medi di mercato del marmo?!, si è dovuta modificare la tabella in vigore alle Pese Comunali che era quella in vigore dal 1 gennaio 2019. (Balla colossale)
• nella nuova Tabella comparirebbe, il canone concessorio per ciascuna cava (5%) che si calcola sul valore medio di mercato del marmo e il contributo di estrazione (10%) che si calcola sul valore medio di mercato del marmo.
Bene, noi sosteniamo con fermezza che quanto affermato da questi signori è del tutto falso e siamo pronti ad affrontare in qualsiasi sede un serrato confronto con l’obiettivo di stabilire come stanno realmente i fatti.
Dopo esserci congratulati, con i nuovi ma competenti amministratori, dei risultati ottenuti e nella speranza che il dott. Tonarelli, dirigente alle attività estrattive, possa ricevere il necessario aiuto nello svolgimento del complesso settore della lavorazione del marmo nel nostro territorio, non possiamo non porci alcune domande.
1. La Tabella attualmente in vigore alle Pese Comunali, in base alla quale si calcolano il contributo di escavazione e il canone concessorio, perché non è stata utilizzata nel triennio 2019 – 2021 come qualcuno aveva suggerito?
2. quali sono i motivi che hanno indotto il sindaco a inventare?! una nuova tabella per il triennio 2023 – 2025?
• può essere stato il Covid?
• La variabilità dei mercati: nazionale e internazionale
• i PABE?
Possiamo credere a tutto o far finta di credere alla befana, ma arriva sempre prima o dopo un momento in cui le chiacchiere lasciano il posto alla verità fattuale.
Noi abbiamo un convincimento: l’organo amministrativo che ha deliberato la composizione della Tabella in vigore alle Pese Comunali nel triennio 2019 – 2021 non poteva non sapere di deliberare delle fesserie.
Queste fesserie sono costate alla comunità massese, nel triennio 2019 – 2021, il mancato introito di cifre consistenti causando un danno erariale alla comunità massese.
Come abbiamo detto sopra, nell’interesse della comunità massese siamo disponibili, anzi chiediamo con forza un confronto volto a stabilire come è stata amministrata nel recente passato la gestione dell’attività estrattiva nel nostro territorio.
Il Segretario Provinciale
Sabino Antonioli